Questo è un piatto difficilissimo da fotografare, perché svanisce nel momento in cui nasce.
E' un piatto asociale, va consumato immediatamente, e rimarrà nella vostra mente molto più a lungo che nel vostro piatto.
E ne vorrete ancora.
L'ho sempre definito piatto asociale perché, nonostante richieda un organizzatissimo lavoro di équipe (stile sala operatoria), si "confeziona" un piatto alla volta.
Lo scenario è quindi solitamente questo: mentre tutti si sbattono come dei poveri pazzi, solamente uno la la fortuna di mangiare.
In più, ha anche la caratteristica di raffreddarsi velocemente, per cui va consumato al momento.
E quando il secondo fortunato potrà sedersi a tavola col suo piatto bello caldo, probabilmente il primo avrà già il piatto vuoto.
Insomma, non ci si può proprio permettere il lusso di dire "aspetto gli altri!".
Il Pane Frattau nasce in Barbagia ma, pur facendo parte della tradizione barbaricina, viene ormai preparato anche in molti altri luoghi della Sardegna.
E' un piatto molto particolare, non solo per la sua bontà, o perché ricorda un po' le lasagne, ma anche (e soprattutto) perché lo si prepara per il gusto di far casino tutti assieme, nonostante la asocialità che lo caratterizza.
Certo, uno può prepararlo anche se deve cenare da solo, però se si è in tanti, vi assicuro, assume le vere e proprie connotazioni del piatto ludico. La cena, in pratica, diventa solo una scusa per passare una serata diversa!
Di solito lo preparo per una ventina di persone, stavolta l'ho preparato solo per quattro, nonostante ciò è stato difficile fotografarlo, soprattutto perché alla fine, quando ho preparato il mio piatto, mi sono ricordata di fotografarlo solo dopo averne divorato gran parte... ooops!
Ma passiamo alla ricetta.
L'ingrediente principale per preparare questo piatto è il Pane Fressa (conosciuto anche come Pane Carasau, o Carta Musica)
Si trova in diversi spessori, ed in generale vanno tutti bene per preparare questo piatto.
Io però preferisco, e consiglio, quello un po' più più sottile, non solo perché mi piace di più, ma anche perché regge la cottura in maniera decisamente migliore rispetto a quello spesso.
Anche qui non vi darò le dosi perché, mi spiace, ma si va ad occhio, as usual :-)
Ingredienti:
- Pane Fressa/Carasau/Carta Musica
- Sugo di pomodoro precedentemente preparato (passata di pomodoro, cipolla, aglio se vi va, basilico ed olio di oliva) e non troppo ristretto
- Brodo
Io di solito preparo un semplicissimo brodo vegetale con acqua-cipolla-carota, i dadi preferisco non usarli quando posso.
La morte sua però è il brodo di pecora!
(che però potrebbe essere la morte vostra se non lo tollerate e vi funge da lassativo! :-D)
- Un uovo in camicia per ogni persona
- Pecorino grattugiato (in mancanza potete usare il Parmigiano)
La vostra postazione di lavoro sarà così composta:
- Pentola col sugo alla vostra sinistra (potete tenere il fuoco basso o spegnerlo una volta riscaldato a sufficienza)
- Pentola col brodo di fronte a voi
- E pentola per l'uovo in camicia dove preferite voi, e a seconda di come è fatta la cucina.
Avrete bisogno di:
- un mestolo per la pentola del sugo
- una schiumarola per sollevare il pane dall'acqua e per l'uovo in camicia
Ora siete pronti per sudare le vostre sette camicie :-)
Immergete un pezzo di pane nel brodo e lasciatevelo alcuni secondi.
(Il pane non deve disfarsi e diventare una pappetta, deve solo ammorbidirsi)
Con l'aiuto della schiumarola mettete il pane nel piatto
(Il pezzo di pane deve essere indicativamente grosso come il piatto ma potete farlo anche con pezzi più piccoli fino a coprire l'area che vi interessa)
Coprite con un po' di sugo (spargete bene il sugo con il mestolo, a mo' di pizzaiolo) ed aggiungete un po' di pecorino.
Ripetete l'operazione pane nel brodo/sugo/formaggio sopra lo strato appena formato, per formare appunto il secondo strato.
Una volta arrivati al terzo strato (ma se volete potete anche fermarvi a due) aggiungete al centro l'uovo in camicia, condite con un po' di sugo e con una spolverata di pecorino.
Se volete, potete completare il tutto con del pepe nero macinato sul momento.
E non aspettate che la persona affianco a voi abbia il suo piatto, vi sconsiglio vivamente di mangiarlo freddo!
Purtroppo non solo le foto non rendono giustizia al piatto, ma il mio è anche senza formaggio...
E quando il mio piatto era pronto... ma che ve lo dico a fare? Gli altri avevano già finito di mangiare!
(quando l'uovo si rompe è una vera goduria!)
Buon appetito!
Qui potete vedere Anthony Bourdain in Sardegna, alle prese non solo col Carasau ma con la cucina sarda in generale.
Non ho postato tutto l'episodio, ma devo dire che se di solito Bourdain è sempre eccitato all'idea di mangiare qualcosa, in qualsiasi posto lui vada, qui, in certi punti dell'episodio, l'ho visto veramente ma veramente preso!
Guardate come reagisce davanti ai malloreddus :-DDDD
Questa ultima parte non è mai andata in onda, e sono felice di averla trovata! (Trovata per sbaglio peraltro :P)
This last part never aired but, Zeb, I hope you'll recognize the place and the guy :-P
A Resolza is forever!
Una ricetta veramente interessante e per me insolita....
ReplyDeleteE dire che spesso vedo il pane carasau al super ma non l'ho mai acquistato....
Devo rimediare e utilizzarlo con la tua ricetta!!
Buona giornata
Ottima alternativa che ovviamente non conoscevo proprio. Piatto asincrono lo definirei ma per quanto invitante mi sa che ne vale tutta l'attesa o il mancato coordinamento con gli altri commensali ehehehehehe :))
ReplyDeleteho mangiato questa delizia..la cucina sarda è un mondo affascinante
ReplyDeletebuona settimana
Ciao! deve risultare morbidissimo con tutti questi condimenti ed una vera goduria per il palato!! anch ese le foto non sono ottime, rendono benissimo l'idea di quanto sia sfizioso!
ReplyDeletebacioni
Penso che fu Richard Olney a dire che la semplicita' in cucina e' ,in realta,difficolta'.
ReplyDeleteIl pane frattau illustra questa teoria perfettamente!
E' una vera bonta',brodo di pecora o no!
A presto.
slurp!! *___* quando vieni a Pescara lo facciamooooooooooooooooooo???
ReplyDeleteL'ho assaggiato per la prima volta questa estate e, concordo con te, è davvero buonissimo (più di quanto si immagini leggendo la ricetta)...
ReplyDeleteL'unica variante nella preparazione era nel finale: si forma una piccola conca al centro del piatto (di coccio), vi si rompe l'uovo e si inforna sotto il grill per pochi minuti...
Il vantaggio, probabilmente, è che se ne preparano due per volta...
posso sostenere vivacemente il brodo di pecora, e magari qualche filo di carne sfrangiata alternata al pane?! No, se non posso basta dirlo e me ne vado in castigo...
ReplyDeletePS: anch'io uso l'uovo crudo in cocotte dai bordi alti, così faccio più stati piccoli e posso finirne sei porzioni per volta in forno... ma probabilmente non ho mai capito nulla del vero significato di questa mensa scalare dall'attesa condivisa!
Aaaaah, what a delicious recipe! I can't wait to eat it again... We'll make a version for just the two of us :D
ReplyDeleteThanks for the videos, it was such a pleasure watching them ^^ I am really affectionate to Sardinia, sardinians and sardinian food :P
The last video was great, I remember perfectly this shop :)) I want my pattadese, aaaaargh! But I'll have to be really careful once I have it. And all the ball breakers will have to be very careful too :D
ohhhhhhhh....questo si che lo rimpiango..croccante morbido gustoso svivoloso delizioso ....
ReplyDeletemi sembra un piatto eccellente questo. Hai ragione, ha un'aria così conviviale e perfetta per una serata tra amici... gli unici ammessi in cucina!!! E poi, non sapevo che il bell'anthony fosse sposato con la graziosa signora italiana!! Facciamo conquiste ovunque , vero ragazza? :-))))
ReplyDeleteBacissimi e buona giornata
Dani
@ Mammazan: benvenuta :-)))
ReplyDeleteProvalo perché ne vale davvero la pena!
@ Gambetto: asincrono gli si addice perfettamente, e poi è divertente urlare "uovo!", "pane" e vedere la gente che corre per portartelo :P
@ Paolo: esatto, è un mondo affascinante!
@ Manuela e Silvia: esatto, una goduria vera e propria :-)
@ Edith: Richard Olney aveva capito tutto della vita ;-)
@ Fed: oh yeaah! Lo prepariamo eccome!!!
@ Virò: bella l'idea del grill :-)
@ Acquaviva: brodo di pecora e qualche filo di carne sfrangiata? Oh sì, mi piace :-D
Prova il chaos in cucina senza cocotte, vedrai che ridere!
Della serie: fai alzare le chiappe agli invitati :P
@ Zeb: pattadese+frattau, it is a good pair not? :-D
@ glu.fri: ora il carasau lo fanno anche gluten free!!!! :-D
@ Daniela: sì, va provato e non solo per il gusto, ma anche per il gusto di prepararlo in questa maniera ;-)
Oh sì, nessuno può resisterci :P
Strabiliante questo piatto. Se poi le foto non gli rendono giustizia, non oso immaginare quanto sia buono.
ReplyDeleteIn quanto all'asocialità mi ricorda le crepes che cerco sempre di evitare proprio perché c'è uno che si sbatte in cucina e gli altri mangiano. I francesi le apprezzano anche fredde ma a me piace calda e croccante.
E' buonissimo infatti!!!
ReplyDeleteOh, vero per le crepe! Però io un trucco lo uso con loro :P
Accendo il forno una decina di minuti prima di iniziare a preparle.
Appena sono pronta per lo spignattamento, spengo il forno e vi metto un piatto con su un foglio di alluminio.
Man mano che preparo le crepe le metto lì, così si mantengono al caldo, e le copro con l'alluminio.
Poi puoi sempre risaltarle una alla volta in padella prima di servirle, e in questo modo in un paio di minuti le hai già tutte belle calde e pronte ;-)