Monday 7 June 2010

Medium Raw: A Bloody Valentine to the World of Food and the People Who Cook - Anthony Bourdain


The long-awaited follow-up to the megabestseller Kitchen Confidential

A lot has changed since Kitchen Confidential. For the subculture of chefs and cooks, for the restaurant business as a whole — and for Anthony Bourdain. Medium Raw explores those changes, taking the reader back and forth — from the author's bad old days — to the present. Tracking his own strange and unexpected voyage from journeyman cook to globe traveling professional eater and drinker, Bourdain compares and contrasts what he's seen and what he's seeing, pausing along the way for a series of confessions, rants, investigations, and interrogations of some of the more controversial figures in food. Always returning to the question: "Why cook?" Or, the harder to answer: "Why cook well?"
Beginning with a secret and highly illegal after-hours gathering of powerful chefs he compares to a Mafia summit, the story follows the twists and eddies through subjects ranging from:

  • "The Friends of David Chang," an incredibly undiplomatic discussion with (and peek into the mind of) the hottest, most influential chef in America.
  • "Don't Ask Alice": Alice Waters. Good...or Evil?
  • The Big Shake Out: The restaurant business in post economic meltdown America. How it's changing. How it might change even more.
  • And, Heroes and Villains. (With a few returning favorites.)

Il seguito di Kitchen Confidential!!!! YEEEEEEEEEEEEEEAAAH!!!!

Ora vi racconto come me lo sono trovato inaspettatamente davanti agli occhi, e di come mi sono dovuta fare violenza per non comprarlo.

Grazie alla soffiata di Ale, sono venuta a sapere che alla Feltrinelli in questi giorni (e fino ad oggi, domenica 7 giugno) c'era lo sconto del 30% per tutti i  possessori di tessera.
La cosa non lasciava spazio ad alcun tipo di riflessione: i libri per me sono una droga, posseggo la tessera, gli sconti non mi fanno schifo = devo andare!!!

Secondo voi quando ci sono andata? Ovviamente oggi, e poco prima della chiusura (occhi al cielo!)
E mi è già andata bene che sono riuscita ad andarci...

Avete presente quando siete così stanchi, da percepire l'azione del versarsi un bicchiere d'acqua come un grande momento di inenarrabile sforzo fisico?
E avete presente quando avete come la sensazione che la gente non possa capire quel che dite perché siete certi che il cervello non si sia ancora messo in moto (e dubitate persino possa farlo)?
E ancora, avete presente quando fuori c'è un'afa schifosa, cielo grigio e cappa opprimente, che non solo contribusce a peggiorare il vostro stato bradipico, ma che riesce comunque risvegliare in voi un vero e proprio istinto omicida, benché al ralenty?
Ecco, questa era la situazione.
Nonostante ciò, sono riuscita ad arrivare davanti all'ingresso della Feltrinelli, evitare il tipo fuori dalla libreria che voleva vendermi il libro di favole africane, entrare, afferrare Camilleri, portarlo con me fino allo scaffale della lettera "P" (davanti al quale stavo già sudando freddo all'idea di non trovare il seguito di Les Italiens, e di dover diventare di nuovo matta per trovarlo) scansionare con occhio assassino tutti i titoli in esposizione, trovare Troppo Piombo , ghignare sguaiatamente perché erano le ultime due copie (ed una ormai era MIA)  e a quel punto... sentirsi un po' indecisa sul come procedere.

Devo fare i conti con dimensioni, facilità di trasporto in borsa ed in valigia, urgenze.
Ho poco tempo a disposizione (ed è meglio, così scremo sul serio, e faccio meno danni) e mi viene in mente che "Avventure Agrodolci" di Bourdain è uno dei libri che avevo voglia di leggere, e che il suo formato è perfetto da portare in viaggio.

Corro su (perché vedo che giù il libro non c'è più) sperando di trovarlo nella sezione dedicata alla cucina.
Non lo vedo.
Chiedo ad una delle ragazze del reparto, questa mi guarda e mi dice: "Chi?????"
Capisco immediatamente che ho a che fare con una che non ha la minima idea di chi possa essere Bourdain (che non è cosa rara, ma se lavori lì e quello è il tuo reparto...) e siccome non ero intenzionata a perdere tempo con lo spelling, o a farle un disegno, cerco di darmi da fare per conto mio.
Così, mentre lei è lì che si picchia col computer per capire chi e cosa, ma soprattutto perché, mi cade l'occhio nella parte bassa di uno scaffale, e lo vedo! Le mostro dove trovarlo, e scappo con Bourdain fra le mani.

Sto per scendere le scale che mi separano dalla cassa, mi fermo un attimo... c'è ancora qualcosa che mi serve davvero?

Mi giro a destra e vedo gli scaffali coi libri in lingua originale, non li degno di un'occhiata (ovvero, mi obbligo a non guardarli) per quel tipo di droga ho WHSmith a Parigi, non voglio rovinarmi il piacere.

Rapido sguardo a sinistra, e decido di scendere le scale, ma... la coda del mio occhio ha percepito qualcosa di familiare: è una mannaia!
MA CACCHIO QUELLO E' BOURDAIN!!!
(grida di gioia dentro di me, ma immaginatevi quelle di una povera idiota, quelle di una quattordicenne al concerto di un cazzone qualsiasi)

Medium Raw: A Bloody Valentine to the World of Food and the People Who Cook.

Sono già innamorata del titolo.

Lo afferro immediatamente, è un libro grosso, molto largo rispetto alla norma.
Costa 18 euro, se non erro. O forse 19.
Li vale tutti a mio parere, ho già sbirciato qualche pagina.
DEVE ESSERE MIO!

Poi ragiono.
E' un libro di dimensioni grosse, ho davvero bisogno di comprarlo adesso? Non è meglio comprarlo in uno dei momenti di crisi, ovvero quando sento troppa gente parlare francese* e mi fiondo nel mio fantastico mondo Inglese da WHSmith, dove tutto è così deliziosamente Britannico e rassicurante? La risposta è sì, così vado alla cassa e me la do a gambe prima di cambiare idea.

(*zebulon: oooh, look another alien butterfly!!!)

Insomma, al momento ho un sacco di libri nuovi da leggere, di cui 6 sono in lingua originale, più questi tre, diciamo che posso anche darmi una calmata...

Il problema è che i tre libri acquistati oggi non li devo proprio toccare, vorrei leggerli ad agosto...
Il seguito di  Les Italiens l'ho fatto incartare come se fosse un regalo così almeno non posso cedere alla tentazione di leggerlo.
(Poi una volta arrivata a casa, non so proprio come possa essere successo... ma mi sono ritrovata ad aprire la confezione... ho dato solo una sbirciata alle pagine, però poi ho rifatto il pacchetto eh!!! :P)

Non so come andrà a finire! AAARGH!!!!

Qui c'è il video di "presentazione" del libro di Bourdain



Qui un faccia a faccia con Alice Waters.
Non occorre aver letto il libro, o sapere chi sia, per trovare la discussione interessante e farsi anche due risate guardandolo ;-)



L'unica cosa che non capisco è perché esiste anche questa copertina così "triste e stanca"?


Io la trovo orribile...


11 comments:

  1. A me è bastato questo passaggio"...(grida di gioia dentro di me, ma immaginatevi quelle di una povera idiota, quelle di una quattordicenne al concerto di un cazzone qualsiasi)..."...per darmi un bel sorriso di Lunedì le cui prime 3 ore sole passate a telefono a farsi un fegato più grosso di un trolley per viaggi intercontinentali! ehehehehehehe :))))
    Grazie anche solo per questo...il resto lo annoto...tanto la mia ragazza, come ben sai, ti segue a ruota :P

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  2. Altough i've enjoyed Kitchen confidential immensely,as an insider,i couldn't recognize the scenario Bourdain depicted.Perhaps things are different on the other side of the pond....
    And even though i am not Waters number one fan,i side with her on this.I personally saw chicken with their beak amputated (routinely) because they live in such tight spaces that they start attacking each other,chickens with nasty infections on their bum 'cause they literally live on their excrements (they still get sold,there are ways of "bleaching" them) and frankly if one those poor animals ends up on my plate,i'd like to know.

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  3. FInalmente riesco a commentare, non ci posso credere!!!
    Anche io quando entro in una libreria vado in estasi!!!
    Ti metto il link della ricetta delle panelle: http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2010/05/due-antipasti-dicono.html
    Baci

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  4. ...Anthony Bourdain l'unico chef che e' andato a mangiare nella villa 31 buenos aires, argentina...vedere you tube...anche solo per questo lo adoro...

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  5. @ Gambetto: felice di aver contribuito a distrarti per un attimo dalla mattinata infernale! Ahahaha il trolley per viaggi intercontinentali :-DDDDD

    Dai un bacione a Gambetta da parte mia!!!

    @ Edith: I do agree with you, and yes, even if Waters is not my idol, I am on her side for what she says!
    But, on the other hand, I totally agree with Bourdain when he says that fetishizing those things is not good as well...
    And I also understand his point of view when (even if he was joking) he underlined he is not a nutrician and that the job of a cook is to have the best results with what he has.

    BUT, in his case, since he is a chef (and not a commis) he should be of course responsible also of the quality of food, and I think he is, even if he plays the one that doesn't care ;-)

    @ Stefania: Non ci posso credere nemmeno iooo!!!! Grazie grazie grazie!!!!
    Ci provo a farle, poi ti faccio sapere :-DDD
    Un bacione!!!

    @ Glu.fri: cavolo questa me la sono persa!
    Ho provato a cercare su you tube ma non ho trovato nulla, accidenti.
    Ho digitato Bourdain argentina, bourdain buenos aires, e persino villa 31, ma non sono riuscita a trovare nulla :-(

    Era per caso uno degli episodi di No Reservation?
    Grazie per la soffiata ;-)

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  6. Mi tocca proprio leggerlo!

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  7. I love going to W.H. Smith but it's much funnier with you than alone :P And I'd like to explore Feltrinelli one of those days! I'll ask them the most improbable authors and titles :))
    Can't wait to discover Les Italiens in august ^^ (and Bourdain!).

    About my food, I'm like you: I like fresh food, organic is obviously better (healthier, more flavorful) but it must not become an obsession. That being said, I miss that sort of food in place of the one from the supermarket!

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  8. Sto restando troppo indietro...mi manca ancora il primo!

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  9. @ Auramaga: sul serio, Kitchen Confidential va assolutamente letto!
    Questo non l'ho ancora letto, ma credo proprio che sia il suo degno seguito :-D


    @ Zeb: oh yes WHSmith is a funny place :P
    Oh, don't worry for Feltrinelli, you can make them crazy even asking normal things :-DDDDD
    I'm sure you'll love those two books!

    And yes I miss the little food shops very much, we are surrounded by fucking supermarket everywhere!

    @ Virò: non ti preoccupare, questo nuovo è appena uscito, e se noi abbiamo aspettato cinque anni per leggere il seguito (inaspettato peraltro!) tu ti puoi prendere tutto il tempo che vuoi ;-)

    E poi KC non è un mattone come dimensioni, saranno un trecento pagine scarse.

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  10. belin, me lo sono perso due volte- prima da feltrinelli e ora qui... meno male che mi hai segnalato il link. Io, naturalmente, a differenza tua, DEVO comprarlo: ho solo libri in italiano, mio marito legge solo libri in inglese, finisce che mi vengono i complessi, mi va in crisi il matrimonio, insomma: non lo fo per piacer mio... in più, pra che so pure dov'è, posso anche puntar dritta alla meta, evitando la tentazione di prendere a cartellate la solita commessa cerebrolesa che non sa chi è bourdain.
    P.S. Fondiamo movimento per riaccendere la copertina, assolutamente :-)

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  11. Ho l'ansia da acquisto mentre ti leggo e guardo le due copertine.
    Ora sto iniziando a pensare "ma se non lo compro subito non è che poi mi tocca comprare quello con la copertina ciofeca?????"
    Sono problemi.

    Ecccerto devi comprarlo, devi farlo per tuo marito, mi sembra più che ggggiusto :P

    Guarda è nella mensolina fra le prime due scale, dal lato dei libri in Inglese.

    devoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresisteredevoresistere
    OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMM

    OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM

    PS: of course!

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Bischopswijn (e dei Natali in anticipo)