Photo Channel 4
Britain, Britain, Britain. I love Britain so much that everyday I sacrifice a child in honour of it. So thank the Lord, who incidentally is British, for the great things he has brought to this land!
E siamo di nuovo qui, a difendere la cucina di quell che io chiamo "The right side of the Channel"
(Zebulon ... look! There is an alien butterfly there!!! :P)
Questa non è una ricetta come tante, è una ricetta tradizionale del Sussex.
Un tesoro di cui il Sussex va veramente fiero!
Di questo dolce, però, si sta purtroppo perdendo traccia.
Un po' perché ci vogliono parecchie ore a cucinarlo, e un po' perché è una botta calorica che lascia un segno nel corpo e nella mente: ha praticamente 900 calorie per porzione, fate un po' voi ;-)
Nonostante questi due piccoli nei, credetemi, vale la pena lavorarci un pomeriggio intero per prepararlo, e vale anche la pena assumersi la responsabilità di un gesto calorico così insensato.
Ho dovuto mettere una foto di Channel 4 perché per il momento non ho alcuna intenzione, e possibilità, di prepararlo. Anche sostituendo il burro con la margarina (e NON è la stessa cosa) al momento non posso proprio permettermelo.
Questo comunque non mi vieta di passarvi la ricetta, così che questo dolce possa un giorno deliziare i vostri palati, e allo stesso tempo, non finire nel dimenticatoio ;-)
Piccola nota: nella mia ricetta c'è il burro, ma nel Sussex tradizionalmente si usa il grasso di rognone.
Questa è la ricetta che ho con me da anni, e ve la scrivo così come l'ho sempre preparato io.
Potete però cucinare questo dolce al vapore invece che a bagnomaria, credo sia persino più comodo!
Ingredienti:
(per 4-6 persone)
- 340 gr di farina con lievito
- 170 gr di burro surgelato
- 80 ml di latte
- 250 di burro a dadini
- 220 gr di zucchero demerara
- 1 limone bio
Ungere uno stampo da 1 litro e mezzo col burro fuso, dopodiché, sistemate sul fondo un disco di carta da forno.
Prendete una pentola grande, sistemate sul fondo una gratella, un piattino, o un qualcosa che possa fare da sostegno allo stampo, e metteteci lo stampo sopra.
Questa parte serve solo a prendere le misure.
Versate acqua fredda nella pentola fino ad arrivare a metà altezza dello stampo.
Togliete lo stampo, e portate l'acqua ad ebollizione.
Setacciate la farina in una ciotola e grattugiate il burro surgelato.
Mescolate, versate il latte, ed aggiungete 160 ml di acqua. Mescolate il tutto con una spatola.
A questo punto dovrete usare le manine: impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tenete da parte un quarto dell'impasto ottenuto (vi servirà per chiudere il pudding)
Stendete il resto su una superficie da lavoro infarinata, l'impasto steso dovrà avere almeno 25 cm di diametro, dovete anche far sì che il bordo esterno sia un po' meno spesso rispetto alla parte centrale.
Foderate lo stampo con la pasta lasciandola un po' sbordare.
Versate nello stampo metà del burro tagliato a dadini, e metà dello zucchero.
Prendete il limone (lavatelo ma non sbucciatelo!) e bucherellatelo tutto. Potete farlo coi rebbi di una forchetta, con uno spiedino di legno, o con la punta di un coltello.
Scegliete voi l'arma che più vi aggrada.
Mi raccomando non dimenticate di bucarlo, se vi dimenticherete c'è il rischio che esploda tutto.
Almeno questo è quel che si dice.
Una volta bucherellato il limone, mettetelo al centro del dolce.
A questo punto potete aggiungere il resto del burro a dadini, e il resto dello zucchero.
Ripiegate verso l'interno la pasta che sbordava, e spennellate con un po' d'acqua.
Stendete la pasta che avevate messo da parte, e formate un coperchio con cui chiudere il pudding.
Premete con le dita per sigillare il tutto.
Ora arriva la parte difficile.
(Sì, come se fino ad ora fosse stata una passeggiata! :P)
Stendete un foglio di alluminio sulla superficie di lavoro e sistematevi un foglio di carta da forno sopra
(vi servirà per coprire lo stampo, per cui tenete conto delle misure).
Piegatela al centro come se voleste farne un faldone (alluminio all'esterno e carta forno all'interno) riapritela, e spennellate con burro fuso.
Appoggiate i fogli sullo stampo, mantenendo la parte in allumino all'esterno.
(Altre tecniche per coprire il tutto sono le benvenute, potete anche direttamente tagliare la carta a seconda delle dimensioni dello stampo ma tenete sempre conto del fatto che avrete bisogno di un margine su cui lavorare con lo spago)
Fissate il tutto con uno spago, e qui intendo dire che dovete davvero legarlo bene, anche nei bordi, di modo che la carta fasci bene tutta la parte superiore dello stampo.
Potrebbe essere utile un elastico spesso intorno al bordo, per fermare bene il tutto, ma non so se reggerebbe a quattro ore di acqua bollente...
Con un altro pezzo di spago ricavate una sorta di manico che vi servirà per calare e ritirare lo stampo per la cottura a bagnomaria.
A questo punto mettete lo stampo nell'acqua bollente, abbassate la fiamma, e coprite la pentola.
Fate cuocere a bagnomaria per quattro ore (aargh sì, QUATTRO!)
Ogni tanto controllate il livello dell'acqua, e aggiungete altra acqua bollente nel caso si stesse consumando.
Una volta passate le quatrro ore, lasciate riposare il pudding per qualche minuto e poi sformatelo (cinque minuti saranno sufficienti)
Caratteristica di questo pudding è che, quando lo tagliate, fuoriesce un delizioso caramello sciropposo di zucchero e limone che si è formato durante la cottura e che formerà una sorta di pozza (pond), la quale farà sicuramente pendant con voi che state sbavando solo a guardarne la scena.
In più, il suo interno racchiude un cuore di limone candito avvolto da una pasta cremosa che è veramente un burro, in tutti i sensi.
Potete poi servirlo con panna montata ,o con una delle numerose creme maiale che tutti noi conosciamo.
Delia, of course, serve i suoi mini puddings con una liscissima lemon butter sauce, potete trovarli qui
Si possono poi fare alcune varianti, coi mandarini, coi limoni tagliati a spicchi, o con un misto di agrumi, con le arance, ma la ricetta originale è unicamente questa: con un limone solo.
Anche perché se si tende a riempire l'interno con molta frutta, si avrà meno burro e zucchero, il che se da un lato è un bene per la salute, dall'altro cambia decisamente l'anima di questo dolce.
(E qui trovate una versione decisamente più corta pubblicata sul sito di Channel 4)
Britain, Britain, Britain. Why would you ever want to leave? Anybody who goes on holiday abroad is a traitor! I bloody love it here! Bloody love it! We produce the best films, the finest cuisines and our dogs are relatively rabies free. And this is all thanks to the peoples of Britain. Let us look at them in this program in which we now look at them now. Boom, boom, shake the room!
PS: Se non avete mai guardato la serie "Little Britain" correte ai ripari. Se apprezzate il British Humour ed il politically incorrect non potete assolutamente perdervela! Nel frattempo, sempre che non stiate svenuti prima vista la lunghezza della ricetta, e avete anche coraggiosamente guardato tutto il video, sappiate che avete appena visto/ascoltato tutti gli opening credits di tre intere stagioni :-P
Gran bel post :))
ReplyDeleteEffettivamente il dolce è una bella roulette russa per il fegato...per la serie le probabilità di sopravvivere per raccontarlo sono uguali a quelle di morire con un sorriso morbido di burro ehehehehe
Il filmato l'ho lasciato per i prox giorni...adesso vado a prendere un espresso rigorosamente senza zucchero per compensare ;)
Buon we Muscaria :)))
The computer says...YES mai diar, finalmente mi collego e mi beo di aver trovato un'altra come me, dopo 44 anni di solitudine e di voci che gridano nel deserto che British is better, here and everywhere- e in cucina ancora di più.
ReplyDeletePunto
ale
p.s. dovrei avere una versione semplificata del Sussex PP da qualche parte. questo lo metto via per i primi freddi (ho deciso che quelli di oggi saranno gli ultimi :-))
An alien butterfly? Oh yes? Was it the butterfly talking too good about the bloody Brits?
ReplyDeleteLet me tell you, they are disgusting! Who else would eat a sex pudding in a pond? Hey?? >___<
(OK, I admit I could sacrify my liver to taste this piggy pudding :P).
@ Gambetto: mentre scrivevo questo post ho beccato il mio fegato (che normalmente lascio in pace) mentre si preparava la valigia con fare rassegnato. Ho dovuto rassicurarlo, gli ho spiegato che lo scopo del post era più di tipo antropologico che mangereccio, pare che ora si sia calmato :-P
ReplyDeleteEcco facciamoci tutti un bell'espresso senza zucchero che è meglio!
@ Ale: yeah but no but yeah but no but yeah but no but yeah, thank God you exist!!!
La versione semplificata di questo pudding è sicuramente più confortante :-DDDD
@ Zeb: but...spank!!!!
(This pudding is a killer, and I was sure you couldn't resist it, bloody hell :P)
Dalla descrizione sembra delizioso ma nemmeno se mi regalano un clone posso trovare il tempo di farlo :(
ReplyDeletePer quel che rigurada dolci ipercalorici anche nel nord della francia non ci vanno leggeri (sarà la vicinanza con l'Inghilterra?)... ma il grasso di rognone devo dire che mi mancava.
Idem. Sono anni che non lo preparo.
ReplyDeleteIn più uno dovrebbe anche procurarsi un bel clone del proprio fegato per andare sul sicuro :-D
Immagino sì che nel nord della Francia non ci vadano leggeri! Già per i miei gusti, in generale, la loro cucina è veramente troppo grassa, e mi sa che da quelle parti deve essere persino peggio! (Ahaha potrebbe essere la vicinanza con l'Inghilterra, dici? :-DDD
O potrebbe essere addirittura l'opposto???? E' un mistero che dovremo scoprire! :P )