Friday 5 March 2010

Il Centenario di ENNIO FLAIANO



Fra trent'anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.







L'inferno di Dante è pieno di Italiani che rompono i coglioni agli altri.




"Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno."







Il 5 marzo del 1910, a Pescara, nasceva Ennio Flaiano: scrittore, sceneggiatore, e giornalista.

Sarebbe bello poter avere il tempo, e la testa, per scrivere tutto quel che ci sarebbe da scrivere su quest'uomo, ma il tempo non c'è (e la testa ancor meno!) quindi, mi accontenterò di fare quel che posso.
Con questo post voglio  ricordare un autore che, sebbene non dimenticato, è senza dubbio scarsamente considerato, e  non ri-stampato quanto invece meriterebbe.

Molti, per esempio, non sanno che dietro ai più grandi lavori di Fellini c'era la penna di Ennio Flaiano...

I Vitelloni, per esempio.
Il soggetto del film è di Flaiano. Concepito per essere ambientato a Pescara,  venne  invece poi ambientato a Rimini, perché così volle Fellini... Rimini era la sua città natale.
(Le riprese poi vennero fatte altrove, ma questa è un'altra storia)

Flaiano scrisse il soggetto nell'immediato dopoguerra e, avendo appunto ambientato la storia a Pescara, sviluppò la trama attorno a cinque personaggi che rappresentavano una particolare categoria di giovani tipica degli anni cinquanta, e tipica della zona: i vitelloni.

Il termine "vitellone", termine prettamente pescarese, veniva usato in quegli anni per indicare quel tipo di giovane nullafacente che trascorreva le proprie giornate al bar, senza curarsi minimamente di trovare un lavoro.
La disoccupazione dilagava, è vero, ma era anche diventato uno stile di vita, al punto tale che ai tempi era tipico salutarsi con un "Uhe vitello' cum'a sti?" ("Hey, vitellone come stai?")

Ma la sua opera non è limitata a "I Vitelloni", ha curato la realizzazione di "Ladri di Biciclette" di De Sica,  ha scritto le sceneggiature di Luci del Varietà, Lo Sceicco Bianco, La Strada, La Dolce Vita, Il Bidone, Le Notti di Cabiria, Otto e Mezzo, e Giulietta degli Spiriti.
Insomma, il meglio di Fellini venne scritto da Flaiano, ma pochi gliene riconoscono il merito, anzi, temo che molti non sappiano nemmeno chi sia...
(destino degli sceneggiatori  :-/ )

Scrisse sceneggiature anche per altri registi (Antonioni, Lattuada, Soldati, Rossellini, Risi, Pietrangeli) scrisse opere teatrali, vinse un Premio Strega, e già che c'era pure un Campiello!
 
Questo vuole essere il mio piccolo e modestissimo contributo nel ricordare un uomo di grande talento, affinché la sua vita artistica non si esaurisca, e continui a rimanere viva nel tempo.





Per chi fosse interessato, al Mediamuseum di  Pescara (da oggi, fino al 30 aprile) saranno esposti i documenti riguardanti la sua attività letteraria e cinematografica, i suoi manoscritti, i disegni, gli aforismi, le lettere, i dattiloscritti, i taccuini, e gli schizzi.
Oggi, alle 17, è anche previsto l'annullo filatelico del francobollo celebrativo emesso per Flaiano.
Seguiranno nei giorni a venire anche convegni internazionali, e Sabato 6 Marzo ci sarà anche Camilleri (PORCA MISERIA!!!! Perdonate la reazione, ma mi perdo Camilleri, questo sì  che mi fa rodere da matti!)

Anche la città di Roma ha organizzato una serie di eventi per il centenario, trovate il programma qui

Inutile dire che il meglio è a Pescara, per chi può andarci...




7 comments:

  1. Tesoruccia, mi sa che la mail che mi hai inviato ha avuto un contrattempo ;p ...non è arrivata. Controlla bene che sia l'indirizzo Ciusto (kiarella_@hotmail.it)
    Cooomunque l'ultima frase di Flaia sembra parli di me... *____* UGUALEUGUALE!
    mi hai aperto la mente alle 10 di mattina percè la sottoscritta NON ha letto manifestini o "robe" che stendessero un calendario dell'evento...per cui GRAZIE!

    ReplyDelete
  2. ah, a Pescara non è che si valorizzi Flaiano a causa di "quel" sopravvaltato di D'annunzio...è questa la verita! -___-
    (by una pescarese)

    ReplyDelete
  3. Guarda mi sa che in quell'ultima frase ci riconosciamo in parecchi ZzzzzzzzzZZZzzzzzzzzzzzzzzzz :-D

    Mail inviata!!!! ^_____^

    ReplyDelete
  4. Grande Flaiano! E' un peccato che sia così poco conosciuto e apprezzato proprio nella sua terra natia :-(

    P.S.: ciao Chiara :-)

    ReplyDelete
  5. Però guarda caso al telegiornale il tempo e lo spazio per parlare del Grande Fratello, o delle varie isole degli sfigati ed altre cazzate simili, c'è sempre...
    Grandi artisti quelli eh?

    ReplyDelete
  6. Una delle sue citazioni più belle secondo me è: "Un libro sogna. Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni."

    ReplyDelete
  7. Oh sì, quella frase è un capolavoro! Grazie per avermela ricordata.

    ReplyDelete

Bischopswijn (e dei Natali in anticipo)