Monday, 5 March 2012

Ciao...




Devo confessare che la vista di questo poster in metropolitana mi aveva lasciata a bocca aperta; nel giro di qualche anno, infatti, era la seconda volta che mi capitava di vedere che a Parigi stava per arrivare un artista italiano degno di essere chiamato tale.
La prima volta era capitato con Paolo Conte.

Fan di altri cantanti-musicisti-etc approdati in terra di Francia non offendetevi, chi scrive è una che con la musica italiana non è mai andata troppo d'accordo.

Solitamente, devo dire, mi imbatto in loncandine trashissime.
Concerti di cantanti di cui non ricordavi neppure l'esistenza, talmente sepolti nel dimenticatoio da far pensare che certi eventi possano divenire tali solo grazie all'intervento degli archeologi e della protezione civile.

Per questo poi uno si meraviglia davanti ad un così evidente salto di qualità.



Credo di non aver mai comprato un disco di Dalla, ma le sue canzoni le conosco da una vita intera.
Non ho mai sentito la necessità di andare ad un suo concerto, ma questo non mi ha impedito di apprezzarlo, e soprattutto, non ha mai impedito a lui di guadagnarsi tutta la mia stima, sia come persona, che come artista.

Un orecchio assoluto, con un cuore grande così!

Red Ronnie dice che con la sua morte è stato tolto un volume importantissimo dalla biblioteca della musica,  ed io non posso far altro che dargli ragione.
Aggiungerei anche che noi di volumi del genere, in Italia, ne abbiamo davvero pochi...

Caro Lucio, mancherai a tutti, alle pietre di Piazza Grande, ai giovani talenti che hai sempre aiutato, e ai barboni a cui puntualmente offrivi la cena a capodanno.
Mancherai alla musica, a noi, e agli artisti con cui lavoravi.
Ad alcuni di loro mancherà anche Domenico Sputo, il tuo alter ego (quello che si faceva passare per sassofonista, corista, o quel che ti passava per la mente, durante i concerti di alcuni artisti a cui eri particolarmente legato)
Insomma, come ha detto Fiorello, eri un figo e non meriti banalità!

Avrei voluto postare tutto questo il 4 di marzo, giorno del tuo compleanno, ma la connessione non me lo ha permesso, ci provo adesso, e ti faccio i miei auguri per i tuoi 69 anni.





C'è stato come un lampo lì proprio in mezzo al cielo
che era blu cobalto liscio, liscio senza un pelo
la città sotto era un presepio, le luci del tramonto
la scia di un aereo, facevano più bello il mondo
dello sforzo dei poeti, dei mezzi giornalisti
puttane e kosovari, poi altri tipi misti
contavano le stelle, le prime ad arrivare
poi la voce di una vecchia
che salutava tutti quanti dicendo ciao

CIAO

E' la colpa di non so di chi
CIAO
E' la colpa di non so di chi
CIAO

La spiaggia di Riccione, milioni di persone

le pance sotto il sole, il gelato e l'ombrellone
abbronzati un coglione, non l'hai capito ancora
che siamo stati sempre in guerra
anche il 15 a Viserba
in guerra con noi stessi, tra video e giornali
e noi sempre più lessi a farci abbindolare
con la nostra indifferenza, la passione per le cose
che non possiamo stare senza
anche le pericolose
come ad esempio una canzone
mentre la stai cantando
di là qualcuno muore
qualcun altro sta nascendo
è il gioco della vita
la dobbiamo preparare
che non ci sfugga dalle dita
come la sabbia in riva al mare

CIAO

E' la colpa di non so di chi
CIAO
E' la colpa di non so di chi
CIAO

10 comments:

  1. Il post più bello e intelligente che abbia visto in giro!!
    Mi associo.

    loredana

    ReplyDelete
  2. Cara La mia Muscaria. Ti racconto un aneddoto vissuto dalla sottoscritta. Io ho sempre amato Lucio Dalla fin da piccolissima, e 4 marzo 1943 è una canzone che tutt'ora mi provoca una nostalgia fortissima, una sorta di dejà vu che mi riporta a tempi lontani. Tornando a bomba, iniziavo il liceo e la mattina per andare a scuola prendevo il "postale" che arrivava dalla fine del mondo. Io ero una ragazzina ingenua e pulita e soprattutto innamorata di questo cantautore. Una mattina un gruppetto di ragazzetti spiritosi che viaggiavano con me in bus con me (la peggior risma di gretti tagliati con l'accetta e rifiniti col pennato), cercando di fare amicizia dopo convenevoli del più e del meno, mi chiesero: ma a te piace Dalla? Puoi immaginare la mia felicità, nell'aver incontrato appassionati del mio cantautore del cuore, e li che rispondevo "si tantissimo" con un sorriso che faceva il giro del capo. Ecco, il resto lo puoi immaginare da te: zimbello di una manata di deficienti per le settimane successive. A me che piaceva Dalla, dovevo nasconderlo al mondo.
    Ti ho fatto ridere? Avrebbe riso anche lui, son sicura.
    Un abbraccio carissima. Pat

    ReplyDelete
  3. Ho fatto anch'io un post (forse non "intelligente" come dice Loredana) ma l'ho fatto col cuore perchè quel Lucio lì l'avevo visto da bambina ed è rimasto con me per tutto il cammino e continua ad esserlo. Forse per questo ho reagito male quando l'ho visto postposto a dei miseri involtini di peperone...Comunque per me la musica di Lucio è la mia musica e ti ringrazio di non averlo postposto a qualche mozzarella in carozza, magari sponsorizzata. Ciao.

    ReplyDelete
  4. Siamo un po' piú soli....

    ReplyDelete
  5. I didn't know him so much, just through what you told me. But he seemed like a great guy, and a talented artist. And that's all I need to know to say he'll be missed.

    Ciao Lucio, au revoir l'artiste !

    ReplyDelete
  6. Dalla entra nelle vita un pò di tutti ed il tuo post ne è testimonianza sagace....per tradurla secondo una prospettiva meno stereotipata.
    Concordo...soprattutto affettivamente parlando.

    PS
    Permettimi solo di dire che con numeri certamente minori...ma Vinicio Capossela ha suonato per anni a Parigi...ed ancora la fa.

    ReplyDelete
  7. @ Loredana: ti ringrazio tantissimo, troppo gentile ;-)

    @ Patty: secondo me quelli ascoltavano Dalla di nascosto, è per questo che il caro Lucio se la sta sghignazzando leggendo questi commenti ;-)

    @ accantoalcamino: non è nel mio stile mischiare involtini e cose che mi rattristano, non mi meraviglio quindi della tua reazione.
    Anche se non conosco la storia nei dettagli, posso tranquillamente dirti che anche a me avrebbe fatto un certo effetto vedere le due cose messe assieme ;-)

    @ Glufry: l'hai detto...

    @ Zeb: oh yes, he was a great one: clever, sweet, talented, and funny!

    @ Gambetto: grazie per aver nominato Capossela! Io in realtà (magari non mi sono spiegata bene) mi riferivo non al totale degli artisti che passano per Parigi, piuttosto al totale delle locandine da me intercettate, e Capossela non l'ho mai beccato se no ti assicuro non me lo sarei lasciato sfuggire!
    Immaginatelo a cantare Il ballo di San Vito all'Opera!

    ReplyDelete
  8. Grazie per questo bel post che esprime bene il dolore della perdita di un grande artista; grande artista, perché grande uomo: si fa vibrare il cuore di tante persone solo quando si sente il proprio cuore vibrare.
    Un abbraccio.

    ReplyDelete
  9. passo solo ora, a smaltire gli arretrati e mi sembra di stare alla pagina dei necrologi del Secolo :-)

    Come te, dalla prima all'ultima riga- non tanto da comprare un suo disco, non tanto da andare ad un suo concerto: ma tanto da sentirmi strappar via un pezzetto di cuore, per un un artista maiuscolo e una persona che non si è mai fatta sopraffare dal personaggio. Mi dispiace immensamente.

    Grande post
    ale

    ReplyDelete

Bischopswijn (e dei Natali in anticipo)